OL1lVE,TTI M24 Giorgio Taramasso Come ringalluzzire il vecchio, glorioso Olivetti M24: nuovo processore NEC V-30, nuove ROM, mouse, disco da 3.5 pollid, e per chi non si accontenta, scheda video EGA o VGA. .. Un lavoro per esperti, ma non troppo! Ne.Imercato dell'usato si trovano ormai a ottimi prezzi persona! computer che fino a pochi anni fa costavano ancora troppo per le tasche dell'hob­bista medio. Un caso tipico è quello dell'M24 Olivetti, che, rispetto alla mi1 riade di XT compatibili taiwanesi di cui è pieno il mondo, offre parecchio di più: affidabilità elettrica e meccanica, architettura in­terna a 16 bit dovuta all'impiego dell'8086, clock a 8 MHz, presenza "nativa" -senza necessità di ricorrere a schede di espansione -di interfacce parallela, seriale, mouse, orologio e floppy, adatta anche per i 3.5 pol,lici 720k. Inoltre la scheda video dell'M24 emula total­mente la CGA IBM, con simulazione dei colori anche su monitor B/N mediante toni di grigio. Il modo ad alta risoluzione (640x400, detto comune­mente modo Olivetti o modo AT&T 6300, che è l'M24 prodotto negli USA), si apprezza non solo con i programmi di grafica che ne fanno uso, ma anche nell'eccellente definizione dei caratteri in modo alfanumerico, superiore a quella pur buona della ben nota scheda Hercules (720x348). 1 1 classico esemplare di M24 anzianotto e polveroso, con due unità a dischi da 5.25 pollici, 256 o 512k di RAM, è di solito acquistabile per poco, e può essere ringiovanito e potenziato con poca spesa, e in passi successivi: vediamo come. Innanzitutto controllate, all'atto dell'acquisto, se all'interno della macchina sia montato il cosid­detto Bus Converter: si tratta di una piastra situata orizzontalmente tra il gruppo alimentatore e la scheda video (posta verticalmente) che reca su di sé alcuni connettori a 62 poli -tipici dell'XT IBM e relativi cloni -che permette appunto il montaggio delle normali schede previste per l'XT. Se la possibilità di aggiungere schede diiqual­siasi genere non vi interessa e pensate anche di fare a meno del disco rigido, oppure questo è già presente ed accoppiato ad un controller Olivetti, che può funzionare senza Il Bus Converter, allora potete farne a meno anche voi; altrimenti evitate l'acquisto di un M24 privo di Bus Converter, poi­ché è difficile da trovare in un secondo tempo a buon mercato. Senza di esso le possibilità di espansione sono limitate ad una sola scheda, per di più di produzione Olivetti o comunque specificatamente prevista per l'M24, quindi ormai rara e cara... Cercate anche di procurarvi il programma SYSTEM.EXE -diagnostico Olivetti normalmente fornito con l'M24/M24SP/M21, che vi sarà utile per effettuare i vari test di funzionamento. Un'occhiata anche alle due periferiche princi­pali: se la tastiera ha qualche tasto "muto", di solito basta estrarlo, togliere il meccanismo a molla e pulire il contatto nonché la zona dorata sottostante con alcool; prevedendo di voler collegare un mouse, controllate anche che sul retro -vicino al cavo di connessione della tastiera, avolte nascosto da uno sportellino -ci sia un connettore DB-9, assente in alcune tastiere; quanto al monitor, oc­chio alle eventuali bruciature dei fosfori sul lo schermo (si vedono meglio a video spento). febbraio 1991 Una volta venuti in possesso del "bambino", e controllato il normale funzionamento di tutta la "baracca" -il diagnostico d'accensione indica tra l'altro la versione di ROM e la quantità di RAM montata -spegnete tutto, allentate le 4 viti del pannello posteriore, togliete icoperchi (alla Olivetti sono maestri nell'arte dell'incastro... ) e provve­dete ad una scrupolosa pulizia interna: è incredi­bile la quantità di polvere che riesce a penetrare nell'M24, quindi olio di gomito, pennello medio morbido e aspirapolvere! Supponiamo ora che il vostro computer si trovi nelle condizioni "peggiori": versione ROM minore della 1.43 (1.0, 1.1, 1.36), 8086 e RAM (256k) saldati direttamente senza zoccoli su scheda madre. Diamo per scontato che disponiate di normali dosi di esperienza e buon senso, di sal­datore a bassa tensione, dissaldatore a pompetta ben efficiente, e di tutto quel bagaglio di cono­scenze spicciole basilari per alcune delle opera­zioni che seguono: per altre , come vedrete, le cose si sempli1ficano parecchio. Un' ultima avvertenza: se c'è il disco rigido, togliete la scheda controller e scollegategli l'ali­ mentazione, eviterete il rischio di rovinarlo con le ripetute accensioni e spegnimenti dovuti alle pro­ve di funzionamento. E' bene infatti controllare, volta per volta, la buona riuscita di ogni modifica effettuata, altri­menti se qualcosa non va, chi vi dice quale tra le ultime 2178 modifiche fatte è la "colpevole"?! In questa puntata ci occuperemo dunque di : ag1giornamento dellla ROM, espansione RAM, so­stituzione del processore lntel 8086 con l'equiva­lente "veloce" NEC uPD 70116-8 (V-30 a 8 MHz per gli amici), e anche di qualche altro particolare hardware minore. Il chip NEC permette incrementi delle presta­ zioni valutabili tra il 15 e il 40%, dovrebbe costare 35-50 klire, e le vale tutte: l'aumento di velocità ­per esempio nella scrittura su video in modo grafico-salta all'occhio: quindi estraete la piastra madre, sconnettendo anche il cavo piatto delle unità a dischetti e le alimentazioni, e dissaldate con estrema attenzione-sarebbe imperdonabile rovinare lo splendido stampato -il vecchio 8086 (vedi foto 1 ): saldate al suo posto uno zoccolo a 40 pin di buona qualità. foto 1 -Il V-30 nel, suo zoccolo: più in alto lo zoccolo per 1'8087. Si vedono anche i 2 banchi RAM: 256 Kbit nello "0" (a sinistra), e 64 Kbit nell"1" (a destra). febbraio 1991 Rimontate tutto e inserite 11 V-30 al suo posto e 150 o equivalenti, velocità di accesso max 150 nS, nel senso giusto: per testare il funzionamento è qui RAM più veloci servono solo a sprecare soldi). sufficiente il solo diagnostico di accensione; se Spesso fortunatamente almeno uno dei ban­tutto è a posto rismontate pazientemente la sche­chi -solitamente il "banco 1" -è provvisto di da madre e passate alla RAM. zoccoli, quindi basta sostituire i chip su quello Nel caso che nessun banco della RAM sia senza dissaldare niente: però pul i1te i contatti degli zoccolato, dissal1date tutto il "banco O" ( 18 chip zoccoli con alcool prima di inserirvi le nuove RAM! 4164 o equivalenti, (foto 2), saldate 18 buoni Rimontate ancora una volta il tutto e "sorbitevi" zoccoli a 16 pin e inserite i chip da 256kbit (41256-la Tabella 1: OLIVETI! M24/M24SP/M21 switch DIP-SW O(verso l'interno della piastra) 4 3 2 1 Bank O Banl<1 Piastra espansione RAM Totale ON ON ON OFF 128k --128k 01\J 01\J OFF ON 128k 128k -256k ON ON OFF OFF 128k 128k 128k 384k 01\J OFF ON ON 128k 128k 256k 512k ON OFF ON OFF 128k 128k 384k 640k OFF ON ON ONI 512K --512k OFF ON ON OFF 512k 128k -640k Lo switch 4 va in ON se si usano su piastra base chip da 64kbit (4164 o equivalenti), in OFF se si,usano chip da 256kbit (41256 o equivalenti) DSW I I 5 Se ON 8087 assente, se OFF presente 6 Se ON 8250 presente, se OFF 8530 7 Non usato 8 Se ON, ROM BIOS 4k (2732), se OFF ROM 8k (2764) tlRllMNE CORRECT '? Per ora non ho riportato tutta la documenta­zione sul settaggio degli switch dell'M24 (1 ): tor­nerò sull'argomento nel corso della seconda pun­tata. Se avete messo le RAM da 256kbit sul "banco O", o comunque la vostra "situazione RAM" rientra nei casi previsti dalla Tabella 1, bene; se invece avete le RAM da 256kbit sul "banco 1", allora dovete lasciare lo switch 4 in OFF, e provare le altre 8 combinazioni offerte dai rimanenti 3 switch: spegnete il computer ogni volta, e individuate quali delle 8 combinazioni permettono al diagno­stico d'accensione di arrivare a 640k: prendetene nota, perché solo una di esse è quel la giusta e verrà individuata dal SYSTEM .EXE, nella fase in cui testa la configurazione della macchina (foto 3). Ora, dopo cotanto lavoro-se siete particolar­mente iellati avete dissaldato 40+ 16x118=328 fori metallizzati! -passate a qualcosa di più leggero: la sostituzione delle ROM, sempre zoccolate (foto 4); qualsiasi concessionario Olivetti dovrebbe es­sere in grado di farvi avere l'aggiornamento 1.43 o successivo. Le ROM (EPROM) dovrebbero avere una tem­po di accesso non maggiore di 250nS. Badate sempre alisenso di inserimento e non scambiate la ROM "H" (byte alto) con la "L", (byte basso)-non dimenticate che l'M24 "frulla" a 16 bit-altrimenti il computer, non si rompe, ma non esegue il boot e sembra defunto... Con le nuove ROM si hanno due vantaggi, i i primo è che tutti, quei piccoli e strani problemi di compatibilità col "mondo" IBM che affliggono nor­malmente l'M24 svaniscono d'incanto; il secondo foto 3 -Schermata (VGA, inverse video) del programma dia­gnostico SYSTEM.E­XE: qui è tutto OK, altrimenti al punto 3 avreste un messag­gio di errore. La VGA viene vista al punto 23, ma il diagnostico non funziona, perché previsto per la sche­ <" 8' = PIO , ' 1' VES > da EGC Ol ivetti. è che a partire dalla versione 1.43 sono state inserite nel BIOS le routines di supporto per la scheda grafica EGA e VGA (2) . Gli ultimi due interventi hardware di questa puntata riguardano la scheda video e la batteria tampone dell'orologio in tempo reale, situata sulla piastra madre, vicino al cicalino. Se avete il monitor monocromatico, collegate stabilmente a massa il pin 2 (MON_IO, ovvero MONitor IDentifier) sul DB-25 del connettore sche­da video Olivetti, che "credendo" così di essere collegata ad un monitor a colori, cancellerà quella specie di attributo di sottolineatura, che su certe combinazioni di colore, dà sullo schermo strane striature orizzontali . -Se poi l'orologio dimentica ora e data a com­puter spento, controllate che sulla batteria al Ni­Cd ci siano almeno 2.4 volt (3.6-4 a computer acceso), altrimenti sostituitela. Ricordate che per avere l'orologio in tempo reale funzionante diret­tamente da OOS dovete usare quello Olivetti: il 3.30 o il 3.30a è recente, e non sembra avere "bachi" di nessun genere! febbraio 1991 Ricordo che tutte le modifiche descritte si applicano anche all'Olivetti M21 -un M24 trasportabile -e all'M24SP, con clock a 1 OMHz e coprocessore 8087 e RAM 640k ( 120nS) montati di serie anziché opzionali come sui "fratelli" mino­ri. In quest'ultimo caso ricordarsi di acquistare V­30 da 1OMHz (uPD 70116-1 O) e ROM (EPROM) da max 200nS. Innanzitutto sono necessarie due considera­zioni filosofiche, la prima sulla scheda EGANGA e la seconda sulle unità di memoria di massa: i,nizia­mo dallla prima. Se decidete di collegare una scheda grafica alternativa sull'M24, non dimenticate che lo stan­dard VGA è ormai il più diffuso: comprare oggi una EGA per risparmiare qualche centinaio di biglietti da mille significa -a mio avviso -fare un investi­mento sbagliato; va però detto che l'M24 "va un po' stretto" ad una VGA di, alite prestazioni (5112k RAM, modi estesi 800x600 e 1024x768), ma allo stesso tempo rappresenta anche l'acquisto più indicato per evitare di ritrovarsi una scheda video già obsoleta. Personalmente ho acquistato una scheda VGA con bus a 16/8 bit autosettante; così per ora funziona-niente male, è anche piuttosto veloce ­a 8 bit sul· Bus Converter M24, e in futuro potrò sfruttarla al pieno della sua velocità e potenza su un computer di classe superiore. In ogni caso (EGA, VGA, VGA estesa) inserite­la in uno slot qualsiasi dell Bus Converter, e disa­bilitate la scheda video Olivetti come da tabella 2. Con l'estrazione dell'integrato e il riposiziona­mento degl1 i switch, la scheda video EGANGA deve funzionare, a patto che le ROM del BIOS siano le 1.43, come si è detto nella puntata prece­dente. Naturalmente vi occorrerà anche un adatto monitor EGA, VGA (o un MultiSync, se avete una VGA estesa), e potrete scollegare rl monitor Olivetti. La seconda considerazione filosofica riguarda le memorie di massa: posto che lo spazio disponi­bile sul frontale dell'M24 consente l'inserimento di due soli elementi da 5.25 pollici, è chiaro che se non avete il disco rigido, potete sostituire uno dei. 5.25 pollici con un 3.5 pollici/720k, per disporre di entrambi i formati. Ma se avete il disco rigido, che vi occupa uno di quegli spazi, siete obbligati a scegliere tra il 5.25 e il 3.5. Nel caso che decidiate di sostituire comunque uno dei 5.25 con un 3.5/720k, dovrete procurarvi anche il cosiddetto "frame", cioè l'adattatore che ne permette il montaggio al posto di un 5.25. foto 4 -Le EPROM del BIOS, versione 1.43. febbraio 1991 OLIVETTI M24/M24SP/M21 switch DIP-SW 1 (verso l'esterno della piastra madre) DSW 1 Se ON, unità floppy da40tracce (48TPI), se OFF da80tracce (96TPI) (lasciarlo su 40tracce). 2 Se ON unità floppy ad avvio lento, se OFF ad avvio veloce (lasciarlo su "veloce"). 3-4 Riservatii per disco rigido (se questo manca, o è presente la ROM di estensione BIOS sul controller del disco, lasciarli entrambi OFF) . 5-6 Se entrambi OFF, emulazione video monocromatico IBM, se solo 5 ON video 80x25, se solo 6 ON video 40x25 (lasciarlo in 80x25), se entrambi ON la piastra video indigena è disabilitata, ma occorre estrarre il 74LSOO che si trova alle coordinate 6/7 H: di solito è montato su zoccolo, e si trova a ridosso del connettore a vite di massa (GND -BLK). 7-8 Se entrambi OFF, 4 unità floppy presenti, se entrambi ON 1 unità, se solo 7 ON 3 unità, se solo 8 ONI 2 unità. La sostituzione meccanica è semplice, ma dovrete settare correttamente gli switch del nuovo elemento a seconda dell'unità fisica voluta (A: o B:); siccome la cosa può essere di una semplicità disarmante così come di una insidiosità "fan­tozziana" (l'unità aggiunta non si seleziona -spia ostinatamente spenta -oppure si selezionano entrambe, oppure ancora si seleziona una unità, ma resta fermo il motore, e in compenso parte il motore dell'altra unità anche se non è seleziona­ta... sembrano barzellette, ma capita!), è bene fare riferimento ai ponticelli dell'unità appena ri­mossa. Dal punto di vista software il nuovo elemento diventa automaticamente l'unità logica C: (se non avete il disco ri,gido) o la O: (se ne avete uno, che è appunto l'abituale unità C:); a far quadrare le cose ci pensa il DRIVER.SYS, grazioso program­mino fornito col DOS che viene lanciato dal file CONFIG.SYS di configurazione iniziale, presente sul dischetto di avviamento -o sul disco rigido ­contenente la riga: DEVICE=DR l1VER.SYS /D :O/F:2 per l'unità A: oppure: DEVICE=DRIVER.SYS /0:1/F:2 per l'unità B: Ovvero: il disco A: (D:O) o B: (D: 1) viene visto anche come disco "esterno", 720k, 3.5 pollici, 80 tracce, 2 testine. Questo vi basti, volendo saperne di più cercate sui manuali del DOS tutti i parametri del DRIVER .SYS, COSÌ evito ripetizioni inutili! Ricordatevi che in fase di formattazione dove­te chiamare il nuovo disco "con la sua lettera", altrimenti la formattazione avviene a 40 tracce, 360k, come per un normale 5.25 pollici ... in lettura/ scrittura la gestione è invece trasparente. Veniamo ora al mouse: la tastiera M24 preve­de il collegamento diretto di un mouse o trackball su un connettore DB-9: tale mouse prevede fino a 3 pulsanti. Quale mouse collegare? Quello Olivetti, ammesso di trovarlo, ma anche -per esempio ­quello fornito con i computer Atari, serie ST o MEGA, a patto di modificare i collegamenti come da tabella 3. In genere, è collegabile alla tastiera M24 qual­siasi mouse che dia in uscita le due coppie di segnali di movimento (Xa, Xb e Ya, Yb) a livello TTL, sfasati di 90°; inoltre i pulsanti devono chiu­dere verso massa. Praticamente la totalità dei mouse presenti sul mercato soddisfano a queste condizioni -posso­no avere anche solo 2 pulsanti, il terzo viene usato piuttosto raramente -ad eccezione dei cosiddetti "mouse seriali" che prevedono appunto un colle­gamento seriale o comunque dedicato. Visto che se acquistando un qualsiasi mouse per XT/AT e compatibili, probabilmente pagate anche una scheda che non vi serve, consiglierei l'acquisto del mouse Atari: per la modifica costru­ite una breve prolunga DB-9/DB-9 che provvede all'o scambio dei segnali. Nel caso dell'Atari non conviene agire diversa­mente -per esempio intervenendo direttamente sui collegamenti interni del mouse -perché il pin · febbraio 1991 CONf\IETTORE DB-9 MOUSE ATARI ST/OLIVETTI M21/24/24SP/28 CONNETTORE TASTIERA OLIVETTI CONNETTORE ATARI SEGNALE 5 4 2 3 7 <-PULSANTE CENTRALE 9 6 8 5 del DB-9 manca, mentre nel connettore Olivetti c'è (Xb) ed è evidentemente indispensabile! Normalmente il mouse emula il funzionamento delle freccette direzionali del tastierino numerico, mentre i2 pulsanti sono I' (o , per tacere degli orribili e ) e I' (per fortuna questo non l'hanno an­cora tradotto... ). A questo punto è utile procurarsi il MOUSE DRIVE1R Olivetti, programma col quale si possono ottenere tutte le emulazioni di funzionamento (Microsoft Mouse, ecc.), si possono assegnare ai tasti sequenze di caratteri, variare velocità ed accelerazione (effetto balistico) dei movimenti: ma anche nudo e crudo il mouse funziona con la maggior parte dei programmi. 2 3 4 5 6 7 8 9 Xb Xa Ya Yb NON COLLEGATO PULSANTE SINISTRO +5V GND PULSANTE DESTRO Con ciò abbiamo concluso: vi accorgerete che ora il vostro vecchio M24 regge il confronto con qualsiasi XT più o meno turbizzato, e forse anche con qualche AT della fascia bassa (ma senza esagerare, Ila Uno Turbo non sarà mai una Ferrari); se avete anche un coprocessore e un disco rigido + controller veloci, passerà ancora qualche tem­po prima che abbiate la reale necessità di passare a qualcosa di più veloce! Biblliografia (1) Manual e M24/M21 Descrizione di Funziona­mento, Olivetti, 1984, pp. 2-45, 2-46 [con aggiun­te]; (2) PC MAGAZINE, 29/2/88, p. 27. -------------------------------·--­ febbraio 1991